Di come la Natura insegni, incessantemente, a valutare, osservare, accettare, sperimentare.
Questa mattina ho potato la siepe.
L’alloro, nel suo vigoroso innalzarsi al cielo, ha da tempo avviato una relazione conflittuale con il gelsomino e con il glicine. Tutti e tre, sia chiaro, hanno messo in atto una poderosa crescita con conseguente invasione di reciproci spazi e avvinghiamenti selvaggi.
Si, questa è una storia di coraggio e passione, di slanci e pericolosi abbarbicamenti.
Per farla, breve, mi sono dovuta districare tra copiosi intrecci vegetali ma quel che conta è che anche oggi, anche in questa circostanza, la Natura ha portato consiglio perché mi ha suggerito uno sguardo differente sulle cose.
Mentre sfoltivo e tagliavo, ho iniziato a riconoscere negli steli di gelsomino una bellezza a prescindere dalla siepe. Ho visto eleganza, flessuosità, delicatezza e vigore e ho pensato che fosse un peccato gettare quei rami nel cumulo delle potature da bruciare. Morale della favola, anziché buttare quei rametti, ne ho fatto un mazzolino, con la complicità di qualche fiore di cicoria, che adesso rallegra la tavola.
Insegnamento:
- Potrei fare la stessa operazione con le mie capacità?
- Quante sono le cose che di me do per scontate e che invece se solo imparassi a utilizzare in contesti differenti potrebbero risultare utili, piacevoli e persino rilevanti?
- In base a cosa decido che una mia qualità/predisposizione è rilevante?
- Quanto incide l’abitudine nel mio modo di relazionarmi agli altri?
- Cosa accadrebbe se iniziassi a vedere, sentire, parlare cambiando prospettiva?
- Che risultati potrei ottenere imparando a usarmi in modo differente, riconoscendomi il permesso di provare vie nuove e persino di sbagliare all’occorrenza?
E tu? Sai rispondere a queste domande?
Considerato che ultimamente sto sperimentando il valore delle liste, ovvero del mappare le mie attività percettive, legate al mio modo di vedere e percepire me stessa e il mondo, ne aggiungo una nuova.
Come la chiamo? Lista del riuso consapevole (ovvero di come io possa imparare a usare in modo del tutto inatteso ed efficace, quanto di me io già conosco).