betulla: bagno di bosco di nuova luce

da | Feb 1, 2019 | Storie

alberi di betulla

Febbraio, mese che ancora affonda le sue radici nell’inverno ma che fa l’occhiolino alla primavera nelle sue giornate fredde, aspre ma anche incredibilmente terse in cui il cielo si allarga in ampi sorrisi.
Febbraio è il mese adatto per riprendere (qualora le aveste interrotte) le attività all’aria aperta e in special modo i bagni di bosco nei quali un ruolo importante è proprio quello giocato dagli alberi, cui affidiamo gran parte della nostra esperienza di ri-connessione a un Tutto dal quale proveniamo e senza il quale ci sentiamo smarriti, frammentati, non individuati.
Gli alberi sono una delle forme di vita più antiche della Terra, silenziosi testimoni dell’evoluzione dell’umanità e del passaggio del tempo.
La venerazione e il culto dell’Albero Sacro hanno lasciato una quantità impressionante di tracce nell’arte, nella mitologia, nella storia, nelle cerimonie e nei riti, nelle leggi e nei tabù.
L’umanità ha sempre riconosciuto che gli alberi e i boschi hanno una vita propria, indipendente dalle visioni del mondo e dall’esperienza degli uomini. Poiché sotto gli alberi le menti degli uomini venivano elevate fino ai regni superiori dello spirito, gli alberi erano considerati dimore degli Dei.
Presso alberi e boschi era possibile rinvenire offerte, altari e santuari: alcuni di essi diventarono centri consolidati di guarigione e contemplazione e rimasero immutate oasi di pace e sviluppo interiore indipendentemente dai mutamenti sociali e religiosi.
Del resto, chi non ha sognato davanti a un albero a primavera? Chi non ha sentito un invito nel suo calmo rigoglio?
Meditando questo sognare ritrova la sua primitiva e antica utilità, ridiventa  vitale e costituisce un modo di essere , il più autentico e penetrante che ci sia.
Troverai più nei boschi che nei libri.
Glia alberi e le rocce t’insegneranno le cose che nessun maestro ti dirà.
Attraverso il canale offertogli dall’albero che unisce Terra e Cielo, conscio e inconscio, chi medita può salire e scendere, passare dalla materia oscura e sotterranea, alla pura energia luminosa che lo anima e verso la quale tende.
Può allora riscoprire la sua origine, e anche ciò che è al di qua di essa, grazie all’albero genealogico i cui rami sono i suoi antenati, e ritrovare l’umanità intera nell’albero dell’evoluzione che lo collega alla vita nel suo espandersi.
Così guidato, l’uomo riaffonda le sue radici, attinge alla fonte, alle acque primordiali, nel fondo inesauribile comune a qualsiasi vita.
Nell’alfabeto degli Alberi, il calendario sacro dei Celti, la betulla (Betula alba) il cui nome di radice indoeuropea bher(e)g, da cui deriva anche il sanscrito bhurja,  significa “brillare” oppure “splendente”, presiede il primo mese dell’anno solare (che va dal 24 dicembre al 21 gennaio) ed è associata alla rinascita del sole, nonostante sia spesso dedicata alla luna in virtù dello splendore argenteo della sua pelle delicata. 
Oltre ad essere l’albero degli Sciamani, la betulla è  anche l’albero della Grande Dea, associata al Principio Femminile, per via della sua grazia e leggerezza, della sua grande fertilità, del suo coraggio e della sua forza, del suo amore per la Luce. E’ un albero consolatorio, generoso, dotato di un grande slancio vitale è’ l’albero di Freya, Dea della fecondità e dell’Amore e di Venere presso i Romani.
La sua corteccia che si squama come la pelle di un serpente richiama anch’essa l’idea di morte e rinascita, di trasformazione e contribuisce anche ad associarla alle immagini della Dea Serpente neolitica.
Si tratta, per Graves, di un albero aurorale, il primo della foresta nordica a mettere le foglie insieme al sambuco. Per questo motivo nei riti contadini si usavano verghe di betulla per cacciare lo spirito del vecchio anno.
Essendo un albero di Luce, nel Medioevo venne considerato simbolo di saggezza tant’è che la bacchetta dei maestri di scuola era realizzata con ramoscelli di betulla intrecciati ma al contempo aveva rimandi lunari che lo collegavano al mondo delle streghe.
La Betulla è oggetto di speciale considerazione nel giorno del ritorno alla Luce, la nostra Candelora che cade il 2 Febbraio.
In questa festa, che prende il nome dalla solenne benedizione di origine celtica, dei ceri, della luce nuova, si celebrava il rito della purificazione che dona il nome a tutto il mese (il latino Februarius, derivava da februa che significava letteralmente “mezzi di purificazione” che venivano ampiamente usati per prepararsi al “passaggio” al nuovo).
La betulla però non si limita a purificare perché 4 sono i suoi poteri:
  • dà la luce al mondo
  • soffoca le grida
  • guarisce le malattie
  • pulisce.
Del resto con i suoi rami si fanno torce, dal suo legno si ricava il catrame che impedisce alle ruote dei carri di cigolare e infine la sua linfa, il “sangue di betulla” cura l’artrite e le malattie delle vie urinarie, la sua corteccia è diuretica e febbrifuga, guarisce le malattie della pelle e stimola la digestione.
La betulla è considerata fra gli sciamani siberiani l’albero cosmico, simbolo universale di unione dell’Uomo col Divino, che trova nel frassino Yggdrasill il suo più famoso esponente in un continuo evidente rimando di analogie tra l’uomo e l’albero.
Del resto, anche al cuore della psicologia junghiana si trova l’intuizione che l’inconscio opera di continuo per aiutare la parte conscia a integrare tutti gli aspetti della personalità, inclusi quelli che reprimiamo perché contraddicono altre parti di noi o la nostra immagine ideale. Il processo d’integrazione è stato chiamato da Jung individuazione, e il simbolo universalmente diffuso per l’individuo integrato è il cerchio. Un altro simbolo della stessa valenza è l’albero, la cui radice rappresenta l’inconscio, il tronco la mente conscia e la chioma l’individuazione, l’anima dell’uomo pienamente espressa. 
Febbraio, mese di purificazione nel viaggio verso la Luce, con l’aiuto della Betulla, l’albero dai grandi occhi che protegge tutti i nuovi inizi, donando leggerezza e fiducia ma anche forza, coraggio, adattabilità e saggezza.

Buona Candelora e buona purificazione e mi raccomando: abbiate cura di risplendere!

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CIAO, IO SONO FRANCESCA

Sono una psicologa clinica, forest bathing trainer e mindfulness counselor.
Ho approfondito il mio interesse per l’ecopsicologia con un master in Ecoterapia e Ecologia del profondo, ma soprattutto con la scelta di vivere in un bosco.

Attualmente sono specializzanda presso l’Istituto di Psicanalisi Relazionale e Psicologia del Sé a Roma.

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Ho una laurea magistrale in psicologia clinica e dinamica, nella quale ho approfondito i benefici dell’ecoterapia e delle immersioni sensoriali nel bosco, associati alla Terapia Focalizzata sulla Compassione di Gilbert e all’ecologia del profondo. Sono coautrice dell’articolo “La psicanalisi e gli spazi verdi”, contenuto all’interno del libro Salvarsi con il verde – la rivoluzione del metro quadro vegetale che mette in luce gli aspetti terapeutici della natura in una seduta psicoanalitica.

Mi sono diplomata facilitatrice del metodo Feeding Your Demons® con Lama Tsultrim Allione, che ne è la creatrice. Si tratta di una pratica che consente un lavoro approfondito sugli aspetti distruttivi della nostra psiche, con una lettura che integra lo Dzog Chen a un lavoro gestalitico sui blocchi interiori.

Lama Tsultrim è una insegnante di buddhismo di livello internazionale oltre che l’autrice di numerose pubblicazioni. Si concentra sugli insegnamenti di Dzog Chen e sul lignaggio di Machig Labdrön, fondatrice del lignaggio Chöd.

Al Tara Mandala Center, in Colorado (USA)  ho approfondito le relazioni tra psicodharma e psicologia occidentale  acura di Lama Tsultrim Allione, da cui ho ricevuto l’iniziazione alla pratica del mandala delle dakini, con un focus specifico sul femminile illuminato.

Sono insegnante certificata di EcoNidra, con un focus specifico sulle tecniche di rilassamento in natura a indirizzo psicosintetico e sulle pratiche di consapevolezza negli stati ipnagogici.

Sono allieva della Bert Hellinger Schule, una scuola di formazione orientata ai contenuti e alle intuizioni della Hellinger Sciencia®, la scienza di tutte le nostre relazioni, fondata da Bert Hellinger, padre delle costellazioni familiari praticate e insegnate in tutto il mondo.

Ho frequentato  il  Compassion Focused Therapy – Training di 1° livello del   “Compassionate Mind – Italia”, emanazione della Compassionate Mind Foundation Inglese di Paul Gilbert.

Ho coltivato il mio interesse per l’espansione degli stati di coscienza a scopo terapeutico,  frequentando l’Awakened Mind Training presso l’Arthur Findlay College, Londra (UK), dove tutt’ora approfondisco e pratico la mediumship.

Ho studiato e praticato il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep con Charley Morley insegnante di sogno lucido e autore, tra gli altri, del libro Wake Up to Sleep: una guida pratica per trasformare stress e trauma e ristabilire un buon equilibrio emotivo. Il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep aiuta a ridurre lo stress prima di coricarsi e  a ottimizzare la qualità del sonno.

Ho approfondito gli studi con Joanna Macy alla School for The Great Turning, che mette in evidenza i punti di incontro tra saggezza personale, ecologica e spirituale per rafforzare il self empowerment e incoraggiare la guarigione del pianeta.