
I bagni di bosco sono nati in sogno o forse sono solo un segno.
Una traccia tangibile di quello che sento essere il mio cammino, intimamente collegato alla Natura e imparentato con il silenzio, i suoni di natura, i passi lenti.
Si tratta di esperienze di incontro e conoscenza, che mescolano la mia attitudine meditativa in Natura, al piacere di conoscere i luoghi e le sue genti: niente di nuovo sotto il sole, tutte tracce di vita che in qualche modo si sono già impresse nei miei giorni, negli anni e nel susseguirsi di accadimenti, ma che oggi trovano un argine fertile che le contenga e dia loro una direzione.
Ci si trova in un luogo, in Natura, e si comincia a camminare, incrociando paesaggi esteriori che inevitabilmente richiamano quelli interiori, in un continuo susseguirsi di suggestioni e rimandi a gesti e usi antichi.
La Natura si fa strumento di guarigione, materna e accogliente facilitatrice di consapevolezza, dispensatrice di Bellezza e Armonia, silenziosa e discreta custode di paure e malinconie che dissolve e trasforma con antica saggezza.
Perciò, manco a dirlo, i bagni di bosco somigliano sempre più a dei bagni dell’anima, dove la geografia dei luoghi viene sostituita con una mappa del sentire, perché il cammino è sostenuto dal nostro graduale sentirci, assaporare i passi, accorgerci del respiro e del continuo e incessante chiacchiericcio mentale che abita anche i nostri silenzi.
Ma non solo.
Queste esperienze incrociano anche una geografia dell’uomo, un reticolo silenzioso e lungo di esperienze e vissuti, tradizioni e segni di un passaggio che vive e risuona dentro di noi.
In questo senso io intendo queste esperienze di mindfulness counseling nel bosco come delle vere e proprie esperienze di Natura terapia, durante le quali riaccediamo a livelli profondi di ascolto e cura.
Ma come sempre non siamo soli anche se il viaggio lo facciamo da soli.
Intercettiamo infatti la saggezza della Natura e il suo indiscusso valore terapeutico ma anche la medicina delle relazioni, dell’incontro con l’altro e con le genti del luogo, le silenti testimoni di un passato che continuano a far vivere attraverso i loro gesti e le scelte di vita.
Domenica scorso la nostra esperienza in Natura ha fatto tappa lassù e durante il pasto abbiamo incrociato significati e racconti che vanno ben al di là del semplice pranzo della domenica.
E’ stata un’occasione per conoscere realtà che ancora oggi portano avanti una tradizione e un racconto, vivendo ai margini delle nostre rutilanti giornate, in luoghi silenziosi e un filo schivi ma capaci di grande calore e custodi di tradizioni, sapori e gesti che sono anch’essi parte integrante della cura e del benessere che l’andare in Natura regala.
La storia continua e se vuoi conoscere le prossime date in programma