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Dall’immaginazione all’azione creativa

da Francesca | Dic 15, 2019 | Mindfulness & Counseling

L’esigenza di immaginare è innata. Spesso però l’immaginazione prende direzioni inconsce, favorendo la confusione dei desideri con i bisogni, in un continuo alimentarsi di convinzioni distorte e condizionate dall’ignoranza. Uscire dai vincoli, dai...
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La bosco terapia

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Bagno di foresta – Il Cammino della Madre

https://www.youtube.com/watch?v=EIk_kxp6ihU&t=5s

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ENTRA NEL MIO BOSCO

[quante cose in un “mi fermo”] È incredibile [quante cose in un “mi fermo”]

È incredibile la capienza di una valigia quando decidi che è arrivato il momento di farla.

È commovente il tonfo nel cuore che certe storie ti regalano, solo per la grande avventura che è stata incontrarsi, annusarsi, immaginarsi un po’ tra le porcellane, i libri, i fiori di campo lasciati cadere in una bottiglia di vetro.

Semplice, come la vita che sempre più disegno dal folto di quel bosco che a @silva_madre profuma sempre più di me ma anche di noi, si parlo a noi: minuscola compagine di una umanità che cammina ai bordi, preferisce le campagne, si bacia forte sotto le querce r aspetta il plenilunio per promettersi un grande Si.

Priorità, mi dico, mentre sento lo sguardo del merlo acquaiolo, attraverso la piazza assolata, mi fermo a far due chiacchiere con l’anziano di un paese che appena arriviamo si popola di cent’occhi dietro alle tende. Ma come? Non era deserto poco fa? 

Minuscola, la vita che voglio.
Fatta di millimetri e attimi di cielo, di osterie piccine e mani consumate dal tempo, di occhi che brillano dopo le tante ripartenze che odorano di fatica ma anche di sacrosanta autenticità.

In questo somigliarsi che incrocia paesi, giardini, fonti e sagrati, c’è l’unico filo rosso che io conosca, il più grande e vero, quello cui devo tutto il rispetto che so e la voglia sempre chiara, di camminarmi nel cuore: la vita ❤️

#locandadelsettimocielo 
#fravola
#civitadibagnoregio #calanchi
Esco poco da @silva_madre probabilmente perché il Esco poco da @silva_madre probabilmente perché il bosco mi incanta e mi tiene legata a sé, specie con questo caldo torrido che mi fa pensare con nostalgia alla grande quercia e alla brezza gentile che sempre il bosco mi sa portare.

Ma per fortuna ci sono luoghi che mi sanno chiamare e incantare, con il profumo del fieno, le lucciole appese agli alberi e gli stornelli di mio nonno sospesi nell’aria di maggio.

E d’incanto torno bambina, con i ginocchi sbucciati, l’acqua e zucchero in cui inzuppare il pane, la montagna di pomodori da passare dietro a al grembiule di nonna che mi arrivava fino ai piedi, le caviglie che sanno di erba tagliata e miele e la zuppa delle sere di festa sotto al glicine.

Tutto insieme, tutto d’un fiato.

E si respira “bucolica” ❤️
Credo sia stato tutto questo silenzio profondo. E Credo sia stato tutto questo silenzio profondo.
E il vento.
La linfa che spinge.
O semplicemente la voglia di diminuire tutto.

Ne è nata una sorta di ecologia del silenzio, per come la descrive egregiamente Daniel Lumera nel suo ultimo libro “Ecologia Interiore”, un “Il re è nudo” del mio cuore che è stato ed è capace di aprirmi ad ulteriori riflessioni, come se di giorno in giorno io scoprissi ulteriori piani e livelli del cuore che si possono abitare, ripulire dai rovi interiori per imparare a dare fiducia alla luce che vi penetri portando la consapevolezza morbida dell’accettare.

Un silenzio che è scelta amorosa, significato esistenziale profondo, nitida volontà di scegliere sempre più accuratamente la mia via.

Il fatto è che più lo fai, più ti accorgi che ogni millimetro conta, conta come poggi il piede, come aggiusti i capelli dietro all’orecchio, l’espressione del volto e pure la sua inespressione.

Tutto conta, resta, fa tonfo nel cuore e chiede una qualità nuova di abitarsi che non ha spazio per il futile, il gingillio, il “me la racconto”.

A volte toglie il fiato.

Perché non è banale dirselo dentro che il “il re è nudo”. Aprire cassetti, rivoltare gli armadi, scegliere l’unico criterio possibile con cui camminare: l’onestà interiore, la  promessa sottile da fare a se stessi “cerca di somigliarti, di non tradire il patto di sangue e carne che ha dato forma al progetto di vita che incarni”.

{ho scritto un post, o forse lui ha scritto me: hai presente quando semplicemente ti affidi?}

➡️sul blog del mio sito, link in bio

#ecologiainteriore #daniellumera #mindwoodness #ecoterapiapoetica

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