Tutto ciò che non era nostro

da | Apr 1, 2020 | Supporto psicologico

Tutto ciò che non era nostro è caduto, ora dobbiamo vivere.

Così inizia una poesia di Franco Arminio, cui mi sono ispirata durante il  cerchio di pratica meditativa di ieri.

Un cerchio dedicato al silenzio, all’ascolto, al familiarizzare con quello che c’è, in un momento che ha stravolto le nostre vite da un giorno all’altro, mettendoci di fronte alle incongruenze, alle storture, alle fragilità e alle menzogne di un vivere scollegati, concitati, ammassati e anestetizzati.

E così,  dopo lo stravolgimento e lo sgomento, l’incredulità e il dolore nell’ascoltare notiziari che somigliano a bollettini di guerra, si crea un vuoto, un silenzio appunto, un invito (gridato) a farsi capanna e rifugio nel cuore, a scendere nelle profondità mai esplorate di una interiorità che reclama il suo spazio e la sua espressione.

C’è del sacro in questo tempo che ci viene regalato all’improvviso, quasi a darci un’insperata possibilità di recuperare tutto quello che, negli anni, abbiamo sperperato, maltrattato.

Tempo per tornare ad abitare la nostra vita come abitiamo il respiro, nel corpo, meditando.

Tempo per accorgerci ed accoglierci, per stabilire almeno una tregua dove si è sempre consumata una lotta, prendendosi cura di sé.

Tempo per osservare cosa stiamo facendo della nostra vita, per imparare a riconoscere come ci relazioniamo a noi stessi e che tipo di persone e relazioni stiamo facendo entrare nei nostri giorni.

Fateci caso, se il tema su cui siamo invitati a lavorare è la rabbia, facilmente faremo avvicinare nella nostra vita persone che ci fanno arrabbiare.

Se non abbiamo fiducia in noi stessi, facilmente attrarremo persone che ci mortificano e spesso tutto questo non solo accade senza che ce ne accorgiamo ma anche senza che abbiamo l’abitudine di fermarci a osservarne le dinamiche perché ci raccontiamo che siamo sempre senza tempo.

Adesso che abbiamo molto tempo, un buon modo per  impiegarlo potrebbe essere quello di passare in rassegna le nostre relazioni e cercare di comprendere che tipo di segnale stiamo trasmettendo più o meno coscientemente e, nel caso, riarmonizzarlo,  lavorare a una “risintonizzazione” con l’energia della gioia, dell’amore, della pace interiore.

Questo gesto è un modo per prenderci cura di noi stessi e di chi amiamo, tornando ad abitare la nostra autenticità.

Quando ci relazioniamo nel modo giusto con noi stessi, è molto più semplice farlo anche con gli altri, perché quando si celebra il ritorno della propria vitalità e della propria essenza originale, tornano anche la luce e il desiderio di vero amore e vera gioia condivisi.

Non è diverso in un giardino: quando iniziamo a prenderci cura delle sue piante, notiamo nel tempo che insetti e farfalle tornano a fargli visita in modo del tutto spontaneo e commovente.

In entrambi i casi si parla la lingua della cura, della delicatezza ma anche della determinazione e dell’impegno e di risultati che riattivano relazioni, scambi, incontri, movimenti di vita.

La mente, come il cuore, somiglia a un giardino che ha bisogno di cure, attenzione, dedizione e impegno perché possiamo imparare a coltivarne i frutti.

Io credo che questo momento sia prezioso.

Lo è perché nel restituirci tempo è come se ci restituisse in parte il torto che abbiamo fatto a noi stessi maltrattandoci, svilendoci, coltivando sfiducia in noi stessi e nelle nostre capacità, relegandoci sempre all’ultima delle priorità quotidiane, trascurandoci nel profondo.

Questo improvviso grande, enorme dono, ci propone di portare equilibrio dove regnava lo squilibrio, di riarmonizzare lo sguardo e di fare spazio alla tenerezza, alla cura, al piccolo gesto di attenzione.

Si tratta di imparare ad abbracciare profondamente noi stessi, prima di tornare a farlo con gli altri.

Con amore.

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CIAO, IO SONO FRANCESCA

Sono una psicologa clinica, forest bathing trainer e mindfulness counselor.
Ho approfondito il mio interesse per l’ecopsicologia con un master in Ecoterapia e Ecologia del profondo, ma soprattutto con la scelta di vivere in un bosco.

Attualmente sono specializzanda presso l’Istituto di Psicanalisi Relazionale e Psicologia del Sé a Roma.

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Ho una laurea magistrale in psicologia clinica e dinamica, nella quale ho approfondito i benefici dell’ecoterapia e delle immersioni sensoriali nel bosco, associati alla Terapia Focalizzata sulla Compassione di Gilbert e all’ecologia del profondo. Sono coautrice dell’articolo “La psicanalisi e gli spazi verdi”, contenuto all’interno del libro Salvarsi con il verde – la rivoluzione del metro quadro vegetale che mette in luce gli aspetti terapeutici della natura in una seduta psicoanalitica.

Mi sono diplomata facilitatrice del metodo Feeding Your Demons® con Lama Tsultrim Allione, che ne è la creatrice. Si tratta di una pratica che consente un lavoro approfondito sugli aspetti distruttivi della nostra psiche, con una lettura che integra lo Dzog Chen a un lavoro gestalitico sui blocchi interiori.

Lama Tsultrim è una insegnante di buddhismo di livello internazionale oltre che l’autrice di numerose pubblicazioni. Si concentra sugli insegnamenti di Dzog Chen e sul lignaggio di Machig Labdrön, fondatrice del lignaggio Chöd.

Al Tara Mandala Center, in Colorado (USA)  ho approfondito le relazioni tra psicodharma e psicologia occidentale  acura di Lama Tsultrim Allione, da cui ho ricevuto l’iniziazione alla pratica del mandala delle dakini, con un focus specifico sul femminile illuminato.

Sono insegnante certificata di EcoNidra, con un focus specifico sulle tecniche di rilassamento in natura a indirizzo psicosintetico e sulle pratiche di consapevolezza negli stati ipnagogici.

Sono allieva della Bert Hellinger Schule, una scuola di formazione orientata ai contenuti e alle intuizioni della Hellinger Sciencia®, la scienza di tutte le nostre relazioni, fondata da Bert Hellinger, padre delle costellazioni familiari praticate e insegnate in tutto il mondo.

Ho frequentato  il  Compassion Focused Therapy – Training di 1° livello del   “Compassionate Mind – Italia”, emanazione della Compassionate Mind Foundation Inglese di Paul Gilbert.

Ho coltivato il mio interesse per l’espansione degli stati di coscienza a scopo terapeutico,  frequentando l’Awakened Mind Training presso l’Arthur Findlay College, Londra (UK), dove tutt’ora approfondisco e pratico la mediumship.

Ho studiato e praticato il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep con Charley Morley insegnante di sogno lucido e autore, tra gli altri, del libro Wake Up to Sleep: una guida pratica per trasformare stress e trauma e ristabilire un buon equilibrio emotivo. Il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep aiuta a ridurre lo stress prima di coricarsi e  a ottimizzare la qualità del sonno.

Ho approfondito gli studi con Joanna Macy alla School for The Great Turning, che mette in evidenza i punti di incontro tra saggezza personale, ecologica e spirituale per rafforzare il self empowerment e incoraggiare la guarigione del pianeta.